La canapa, oltre ad essere sfruttata in campo medico, ha diversi utilizzi, si tratta di un prodotto che ha implicazioni in tantissimi settori, dall’alimentare, alla bioedilizia, al tessile. Addirittura nei primi anni ‘40 in USA venne commercializzata un’automobile economica con carrozzeria fatta interamente in tessuto di canapa vulcanizzato (a quanto pare con buona resistenza agli urti) e alimentata da etanolo di canapa misto a olio di canapa.
Dai semi di canapa si possono ricavare un olio e una farina particolarmente ricchi di amminoacidi essenziali, ideali per chi segue una dieta vegetariana o vegan. I valori nutrizionali dei semi di canapa sono strabilianti. Questo alimento è ricchissimo di vitamine (provitamina A, vitamine del gruppo B, vitamine B ed E), fibre alimentari e proteine. Ha un alto contenuto in calorie: 516 per soli 100 grammi. Con buona pace di chi fa dieta.
I semi di canapa (decorticata e non) vengono consumati crudi. Si usano come condimento in insalate miste e preparazioni varie come dolci, pane o muesli.
L’olio è ricco di acidi grassi essenziali, appartenenti al tipo omega 6 e omega 3 (in una proporzione di 3 a 1, valore considerato ottimale per l’alimentazione)
Ma come si ottiene la farina di canapa?
Dalla macinazione del panello, vale a dire il residuo rimasto dalla spremitura del seme. A livello di proprietà ricalca i valori nutrizionali dei semi e dell’olio, si tratta di una farina molto leggera, contiene infatti circa il 20% in meno di calorie rispetto alle normali farine. In secondo luogo, essendo priva di glutine, è l’ideale per una dieta celiaca.